
La Dott.ssa Teresa Gordon, psicoterapeuta ad Aversa e neo-presidente dell’A.N.D.O.S., ha lungamente sostenuto donne affette da cancro al seno e riveste un ruolo attivo nella comunità LGBTQ+ tramite l’associazione “Coming out parliamone”. Ha apportato un notevole contributo alla legge sullo psicologo di base, originariamente presentata da Stefano Graziano nel consiglio regionale della Campania e attualmente in fase di valutazione per diventare una legge nazionale presso la commissione Affari sociali della Camera.
Qual è la tua formazione e specializzazione in psicologia?
Da molto giovane, all’età di circa 16 anni, ho scoperto la psicologia e da allora è nata in me una profonda passione. Non sapevo come, ma mi sono promessa che sarei diventata una psicologa, nonostante le resistenze di tutti, poiché la psicologia era un argomento di cui nessuno osava parlare. Era spesso considerata come la medicina dei “pazzi”. Mia madre non credeva che ce l’avrei fatta e mi disse: “Se entro un anno non superi tutti gli esami, non ti copro le spese!” .Tuttavia, in quattro anni e una sessione, sono riuscita a laurearmi senza doverle pagare le tasse, grazie a delle borse di studio che ho ottenuto. Mia madre e mio padre erano molto fieri di me.
Nel 2001 ho conseguito la laurea e ho iniziato a seguire diverse formazioni. In seguito, dopo un corso di psicoterapia cognitivo-comportamentale, mi sono specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale. Avevo il desiderio di entrare nelle famiglie, osservare le dinamiche relazionali e capire cosa causasse comportamenti disfunzionali.
Con quali tipi di pazienti o casi clinici hai a che fare più frequentemente nella tua pratica?
La mia passione è la curiosità, e mi sono sempre interessata al tessuto relazionale, sociale ed emotivo in cui una persona è inserita. Lavoro con le persone, e per me nessuna persona è un “caso clinico”. Non amo classificare le persone in diagnosi descrittive. Amo ascoltare, condividere un problema e cercare di interpretare ciò che un sintomo comunica. Per me, il sintomo è comunicazione. Credo fermamente che i sintomi non vanno combattuti, ma vanno ascoltati, perché sono anche un segnale che ci manda il nostro inconscio per dirci di cambiare. Bisogna imparare a coniugare il sintomo con il suo significato profondo. Ammalarsi in questi casi deve diventare lo stimolo ad abbandonare gli atteggiamenti negativi e le strade poco consone alla propria natura più profonda.
Le diagnosi dei disturbi mentali sono in costante aumento, con un incremento del 30%, soprattutto tra le categorie più fragili e i giovani. Secondo te, da cosa dipende questo fenomeno?
Per me non è un fenomeno in aumento. C’è sempre stato, la differenza è che oggi se ne parla di più grazie ai giovani, che reputo più coraggiosi e consapevoli, con maggiore conoscenza. Tuttavia, manca l’accoglienza di questo ascolto poiché le cure psicologiche sono molto costose e le famiglie non riescono a sostenere questo peso economico. È proprio da questa frustrazione emotiva che ho sempre sognato di istituire questa figura professionale: il “psicologo delle cure primarie” o “psicologo di base”. Questa frustrazione l’ho condivisa attraverso lunghe conversazioni ad Aversa, la mia città, con una persona dotata di grande sensibilità che ha saputo accogliere questa enorme sfida con amore. Parlo dell’On. Stefano Graziano.
La “legge Graziano” della Regione Campania sull’introduzione dello psicologo di base ha avuto il tuo fondamentale sostegno. Qual è l’origine di questa esigenza?
Sono stata consulente dell’On. Graziano quando era consigliere regionale della Campania e Presidente della commissione sanità . È così che è nata la legge approvata il 4 luglio 2022, in cui finalmente è stato istituito in Campania il primo servizio di psicologia di base, rendendo la Campania la prima regione italiana a legiferare su questo tema. Attualmente abbiamo 146 psicologi titolari di servizio, con 2 per ogni distretto ASL. Tuttavia, riteniamo che non sia sufficiente.
C’è la possibilità che la legge regionale diventi una legge nazionale. Cosa ti auguri a riguardo?
Sempre insieme all’Onorevole Graziano, attualmente membro del Parlamento Italiano alla Camera dei Deputati, abbiamo presentato una proposta di legge che istituisce il servizio di psicologia di base a livello nazionale. Il processo in commissione Affari sociali della Camera sulla legge sull’istituzione dello psicologo di base è appena cominciato e ha come obiettivo la creazione di una legge nazionale che consenta alle persone fragili e in difficoltà di accedere a un primo servizio di assistenza e cura psicologica. Sono stata audita mercoledì 4 ottobre 2023 dalla Commissione Politiche Sociali della Camera come esperta per il lavoro che abbiamo svolto in Campania per l’istituzione dello psicologo di base.Ora non resta che aspettare e confidare nel buon senso del Governo.
L’A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) ha una nuova presidente, la Dott.ssa Gordon. Cosa significa per te questo riconoscimento?
L’ANDOS per me è amore, è famiglia, e poter offrire l’ascolto gratuitamente mi riempie di gioia e motivazione. Sono diventata membro del comitato ANDOS di Aversa nel 2001, l’anno in cui ho conseguito la laurea, grazie alle referenze di Rosa De Rosa, una delle fondatrici del comitato aversano, a cui tengo molto. Il comitato di Aversa opera sul territorio locale dal 1990 e si dedica al benessere psico-fisico delle donne operate al seno, offrendo assistenza e supporto attraverso servizi ambulatoriali di oncologia, psicologia, senologia, ginecologia, ostetricia, gastroenterologia e nutrizione. Ho sempre dedicato il mio tempo con passione a questa ‘famiglia’. Ci occupiamo di prevenzione, credendo che sia una battaglia di civiltà che permette di ridare importanza a un settore che è stato troppo a lungo trascurato. Mi sono impegnata a prestare supporto a tutte le donne che hanno affrontato o stanno affrontando il periodo difficile legato alla malattia, sia a livello territoriale attraverso attività di sensibilizzazione nelle scuole che attraverso un significativo impegno politico e sociale, inclusa la presidenza dell’associazione ‘Coming Out, Parliamone’, a sostegno della comunità LGBTQ+. Quest’anno, il Direttivo mi ha nominata Presidente l’8 marzo 2023.
Come fa una psicologa che quotidianamente affronta i problemi dei pazienti a staccare il pensiero dal lavoro e dedicarsi alla vita privata?
Sono figlia, donna, moglie, madre, e professionista. Cerco di bilanciare queste diverse responsabilità dedicando ad ognuna di esse il tempo necessario e stabilendo chiari confini tra di loro. Questo mi aiuta a evitare che il lavoro influenzi la mia famiglia e viceversa.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è continuare a seguire il mio desiderio di vita: commettere errori, cadere, rialzarmi e ricominciare a credere di poter farcela, continuando a sognare sempre.
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